Domenica è sempre domenica

Prima di svegliarmi, stamattina, avevo ben chiari i miei progetti per la giornata.

Aspetterò che faccia giorno, scenderò dal letto, stenderò i panni ad asciugare ché li ho già tirati fuori dalla lavatrice, farò una camminata di mezz'ora e poi a Messa, una passeggiata al mercatino dell'antiquariato, pranzo, inaugurazione della scala mobile, festicciola in palestra dove mi hanno invitata, visita a due o tre persone per portare gli auguri di Natale, cena e di nuovo a letto. Una giornata piena di sole a quattro giorni dal 25 dicembre.

Invece ne ho fatte sì e no due o tre di cose programmate, giusto quelle più necessarie.

Il sole è già tramontato e io non ho ancora messo il naso fuori di casa.

Tutto all'aria. Per ognuno dei miei progetti c'è stato un imprevisto.

Via la camminata, mandata a KO dalla richiesta di rammendare un maglione e svariati calzini.

Niente Messa per colpa mia che mi sono attardata al pc.

Cambio di programma per il mercatino; chi mi doveva accompagnare ha pensato di andarci dopo ma dopo era troppo tardi e così niente.

Niente inaugurazione e niente festicciola in palestra, né visite, perché ormai la voglia di fare qualcosa mi è passata e gli orari sono tutti scombinati.

Resta la spesa (che per quanto ci si riprometta di non farla di domenica, da quando i negozi sono aperti in ogni giorno dell'anno sembra che qualcosa manchi sempre nella dispensa), restano la preparazione della cena, la stiratura dei panni per la settimana.

Bella domenica. Buona domenica. Con il sedere incollato al divano a scrivere i miei guai.